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Dillian Whyte distrugge Lucas Browne e sfida Joshua e Wilder
Dillian Whyte (+23, 17 per ko, – 1) abbatte Lucas Browne (+25, 22 per ko, -1) con un micidiale gancio sinistro al sesto round. Bisogna riconoscere che non si è trattato di un ko casuale come può avvenire spesso tra i massimi, ma è stata messa in scena una vera e propria punizione, culminata con un ko liberatorio. Browne è stato una delusione e oltrettutto non è apparso in una forma apprezzabile per un titolo mondiale. Il tanto ventilato allenamento con Tyson Fury non ha prodotto effetti e gli inglesi sperano che ne abbia almeno prodotti per quest’ultimo che sembra prossimo al rientro. Whyte ha dominato in lungo e in largo. Forse è mancata la quantità di colpi scagliati, ma quelli arrivati a segno hanno prodotto danni su danni e il viso di Browne prima di andare giù era una maschera di sangue. Ma la superiorità di “The Body Snatcher” non si registrava solo sulla potenza, ma anche su una maggior velocità e varietà di temi. In pratica non c’è stato match e per il “Big Daddy” australiano questa pesante sconfitta segna ripercussioni sulla sua carriera, già minata in precedenza per una squalifica per doping. Dillian Whyte conserva così il mondiale Silver WBC dei massimi. Gli organizzatori però hanno fatto subito sapere che non si trattava di una semifinale per affrontare Deontay Wilder, almeno per quello che riguarda l’ente di Mauricio Suleyman, anche se a giugno a Londra c’è già una data libera che potrebbe essere occupata da una sfida con molto richiamo tra lo statunitense e il pugile giamaicano, che in Inghilterra ha parecchi fans. L’entourage di Wilder per ora sembra indirizzato verso altri nomi. In Inghilterra puntano comunque in una sfida tra Whyte e Wilder con la speranza che l’americano venga eliminato rimuovendo in questo modo l’ostacolo più pericoloso per Joshua. Oltrettutto le capacità di Whyte sono ben conosciute da Joshua e company, visto che i due si sono incontrati due anni fa, quando l’olimpionico vinse prima del limite, agevolato anche da un infortunio alla spalla di Whyte. Sembra che la vittoria di quest’ultimo a Londra abbia un po’ complicato la situazione mondiale, cosa che non sarebbe successo se il vincitore fosse stato Browne. Intanto a fine mese godiamoci la sfida tra Anthony Joshua e il neozelandese Joseph Parker, entrambi imbattuti in una corsa che molto probabilmente porterà a scontrarsi nel 2019 Joshua e Wilder da imbattuti con una macchina organizzativa che polverizzerà ogni record.
(alb)